«Siamo lieti di aver testimoniato il sostegno alla Lingua Internazionale di Giovanni Paolo II», ha dichiarato Giorgio Pagano, Segretario dell'Associazione Radicale "Esperanto".
«Innalzare il nostro striscione "Viva il papa esperantista" anche in esperanto e inglese nel corso della beatificazione è stato per noi molto più di un semplice "io c'ero". Abbiamo messo in rilievo un aspetto fondamentale per milioni di persone nel mondo di una delle figure più importanti del Novecento, all'interno di un momento storico irripetibile», ha proseguito Pagano
«Devo aggiungere che tra noi Radicali e Giovanni Paolo II c'è sempre stato un buon rapporto, anche con "l'amico" Marco Pannella come ebbe a dire. Ricordo la vicinanza contro la fame nel mondo e la pena di morte, per il tribunale internazionale contro i crimini di guerra. Era doveroso quindi testimoniarla questa vicinanza. Poi è stata un'ulteriore emozione poter fotografare il nostro striscione accanto a quello di Solidarnosc, per cui Wojtyla fece così tanto e contro la dittatura polacca.
Il nostro auspicio esperantista ora è poter continuare un dialogo attivo e partecipe con la Chiesa e le scuole cattoliche per il difficile cammino della Lingua Internazionale».
Roma, 1 maggio 2011
PS
Abbiamo trovato strada facendo anche degli esperantofoni stranieri e, da me molto apprezzato, quando siamo passati accanto agli striscioni di Solidarnosc, un signore si è tolto il cappellino di Solidarnosc dalla sua testa per metterlo sulla mia: lo conserverò con gioia, pensando ai tanti compagni radicali che sono andati a farsi arrestare nei regimi della dittatura comunista per la libertà di quei popoli.
Il nostro auspicio esperantista ora è poter continuare un dialogo attivo e partecipe con la Chiesa e le scuole cattoliche per il difficile cammino della Lingua Internazionale».
Roma, 1 maggio 2011
PS
Abbiamo trovato strada facendo anche degli esperantofoni stranieri e, da me molto apprezzato, quando siamo passati accanto agli striscioni di Solidarnosc, un signore si è tolto il cappellino di Solidarnosc dalla sua testa per metterlo sulla mia: lo conserverò con gioia, pensando ai tanti compagni radicali che sono andati a farsi arrestare nei regimi della dittatura comunista per la libertà di quei popoli.