Domani venerdì 20 maggio 2011 (h.· 20.00 — 23.00) a Trieste presso la sede dell' Associazione Esperantista Triestina in via Coroneo, 15 (3. piano) si svolgerà la conferenza "Riflessi del Volapuk sull'Esperanto 1880-1885". Parteciperà come relatore Roberto Tresoldi, poliglotta, studioso delle civiltà del Vicino e dell'Estremo Oriente ed autore di libri sulla storia della cultura, sulla psicologia dell'apprendimento e sulle lingue.
- Il Volapuk, progetto linguistico presentato nel 1879 dall'abate tedesco Schleyer, era un primo tentativo di elaborare uno strumento che potesse, parallelamente ai grandi miglioramenti tecnologici, velocizzare e portare su scala planetaria le comunicazioni. Rappresentava, infatti, un punto di rottura con il passato in quanto le lingue pianificate precedentemente erano “a priori” e non nascevano per una diffusione di massa. Il Volapuk, invece, ebbe fino all’avvento dell’esperanto un successo ed una diffusione straordinaria, pur essendo una lingua complessa e difficile. Il polacco Zamenhof, quindi, lavorando alla pianificazione dell'esperanto, tenne in considerazione questa esperienza. Nel 1887 con lo pseudonimo di “Doktoro Esperanto”, Zamenhof pubblicò. l'opuscolo “Internacia Lingvo” (Lingua internazionale), prima in russo, poi in polacco, francese, tedesco e inglese. Nel 1888 nacque il primo gruppo esperantista, il club per la lingua mondiale di Norimberga, che aveva abbandonato il volapuk a favore dell’esperanto, iniziando anche la pubblicazione del primo giornale esperantista “La esperantisto”.