Dopo gli alpini e i bersaglieri, a Torino arrivano a passo di corsa gli esperantisti. Nel capoluogo piemontese fervono, infatti, i preparativi del 78° congresso della Federazione Esperantista Italiana dal 20 al 26 agosto 2011.
La manifestazione, riprendendo la celebre massima di Massimo D'Azeglio e rilanciandola verso obiettivi più ambiziosi, ospiterà un seminario dell'Unione Europa dal titolo “E adesso facciamo gli europei”.
Il congresso può essere considerato allo stesso tempo motore e vetrina del movimento esperantista: organizzato annualmente dalla Federazione Esperantista Italiana in città diverse, rappresenta uno dei momenti più importanti dell'associazione. Il congresso, infatti, ha una forte valenza locale, nazionale ed internazionale: locale, perché coinvolge il territorio, su cui già insistono i gruppi locali, attraverso un'ampia offerta culturale; nazionale perché all'interno dello stesso vengono rinnovate le cariche associative e delineate le strategie per gli anni successivi; internazionale per la presenza di artisti, delegati e ospiti da tutto il mondo.
Il testimone passerà poi da Torino a Mazara del Vallo, città che nel 2012 ospiterà la manifestazione, continuando il suo percorso ideale dell'Italia e del mondo.