Con una scelta ideologica e pedagogicamente insensata il MoVimento 5 Stelle ha inserito un emendamento nel Decreto Legge (DL) Istruzione, approvato il 31 ottobre dalla Camera, con cui si impone l’insegnamento dell’inglese dall’asilo in una età in cui i bambini non sanno ancora leggere e scrivere, e in contesti urbani dove ormai molti bambini nati da famiglie di immigrati non sanno ancora parlare in italiano. L’apprendimento precoce delle lingue può avvenire nell’infanzia, ma solo se si è esposti in modo massiccio alla lingua da apprendere, per esempio perché la parlano i genitori. Ciò non può certo avvenire a livello di asili comunali che mancano totalmente delle strutture e del personale adeguati. Si finirà per fare passare delle ore intere ai bambini davanti alla televisione inglese.
L’Associazione Nitobe (www.nitobe.it) condanna una politica linguistica demagogica, portata avanti da responsabili pubblici incompetenti e sprovveduti. Si tratta di una politica linguistica il cui unico effetto sarà probabilmente quello di inculcare nelle menti dei bambini e dei genitori che esiste solo una lingua straniera che vale la pena imparare (l’inglese, le altre lingue sono escluse dal DL), e che nascere con una lingua diversa (l’italiano o altro) è un handicap da correggere il più in fretta possibile, partendo appunto dall’asilo.