Giovedì 14, venerdì 15 e sabato 16 novembre 2013 si terrà a Firenze la settima edizione de La Piazza delle Lingue, manifestazione dell’Accademia dedicata ai problemi del multilinguismo e intitolata quest’anno Lingue e Diritti. La manifestazione, che si tiene sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Firenze, della Provincia di Firenze, della Regione Toscana e dell’Università degli Studi di Firenze. Particolarmente ricco e qualificato il numero degli enti che, insieme all’Accademia, hanno dato vita a questa edizione della Piazza. Figurano infatti tra gli organizzatori, insieme all’Accademia della Crusca, il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Firenze, la Fondazione CESIFIN Alberto Predieri e l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ITTIG-CNR). Collaborano all’iniziativa il Centro di Linguistica Storica e Teorica - Italiano, Lingue Europee, Lingue Orientali dell’Università di Firenze (CLIEO), la Rete di Eccellenza dell’Italiano Istituzionale (REI), la Federazione Europea degli Istituti Linguistici Nazionali (EFNIL). Hanno fornito il loro supporto la Banca CR Firenze e l’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca. Oltre 30 i relatori italiani e stranieri.
La Piazza delle Lingue rappresenta per l’Accademia della Crusca il più significativo momento di comunicazione diretta con un pubblico ampio. Ancora una volta nella Piazza 2013, attraverso una serie di iniziative, si coniugheranno i momenti dedicati alla ricerca e alla riflessione linguistica avanzata con le esigenze di informazione.
Quest’anno si affrontano innanzitutto, facendo convergere il punto di vista linguistico e quello giuridico, i problemi delle minoranze linguistiche storiche (di lingua tedesca, francese, slovena, albanese, greca ecc.) e “nuove”, legate cioè ai recenti flussi migratori, ormai di grande rilievo per diffusione e quantità. Le misure legislative fino a oggi predisposte per la tutela delle minoranze linguistiche storiche costituiscono una soluzione ancora soddisfacente a un problema tanto complesso? e quale tutela si può prevedere per le nuove minoranze? Quali sono i problemi che deve affrontare la scuola in una società, quale quella italiana (ed europea), contraddistinta da un multiculturalismo sempre più marcato? È vero che la lingua rappresenta un fattore fondamentale per l’integrazione sociale e politica delle diverse comunità che insistono sullo stesso territorio e che la rimozione degli ostacoli linguistici a tale integrazione è uno degli obiettivi fondamentali da perseguire per rendere più stabile e sicura la convivenza tra gli individui? Tante domande a cui risponderanno esperti molto qualificati sia in campo linguistico che giuridico. Ma nella Piazza si parlerà anche della lingua della discriminazione, con una particolare attenzione alla persistenza di stereotipi e di un certo lessico contro le donne. La manifestazione, in cui sono previsti anche due importanti momenti musicali, si chiuderà con un incontro su Letteratura e diritto che permettere di cogliere i molti intrecci tra queste due aree, fondamentali nella vita di ciascuno di noi.
La Piazza fonda da sempre la sua stessa ragion d’essere su un presupposto fondamentale: “conoscere e usare più lingue è un fattore di ricchezza”. Si tratta di un’affermazione ribadita recentemente (Firenze, 19 aprile 2013) in un documento sottoscritto dall’Accademia della Crusca e dalle principali associazioni linguistiche italiane: «La questione del plurilinguismo/multilinguismo è particolarmente rilevante e significativa nel nostro Paese, caratterizzato positivamente fin da antica data dalla coesistenza di molte lingue e dialetti e negli ultimi decenni punto di arrivo di consistenti flussi migratori, formati da donne e uomini e da bambine e bambini provenienti da aree geolinguistiche diverse, che parlano lingue ‘altre’, importanti culturalmente e socialmente».