40 anni fa, il 18 giugno 1975 moriva a Firenze il professor Bruno Migliorini.
Nato a Rovigo il 16 novembre 1896, è stato probabilmente il più famoso dei linguisti italiani, anche all'estero. E' stato Presidente onorario dell'istituzione linguistica più prestigiosa d'Italia, l'Accademia della Crusca", professore di Filologia romanza presso l'Università di Friburgo, e per molti anni docente di storia della lingua italiana presso l'Università di Firenze. Ha scritto molto, ci ha lasciato la sua "Storia della lingua italiana" monumentale e senza precedenti, un dizionario italiano completo e aggiornato, e studi linguistici.
Per i suoi meriti negli studi e nell'insegnamento, al prof. Bruno Migliorini è stata concessa una medaglia d'oro dal Ministero italiano della Pubblica Istruzione, e l'Università francese di Aix lo nominò dottore honoris causa. In occasione della sua morte, il Presidente della Repubblica Italiana ha inviato le sue condoglianze, e radio, televisione e stampa hanno ampiamente messo in evidenza la figura di spicco del defunto.
Gli esperantisti hanno particolari motivi per piangere la morte del prof. Bruno Migliorini.
Esperantista già dal 1912, a 16 anni, Migliorini ha fondato un gruppo di sostenitori della lingua internazionale a Rovigo e Venezia (dove è stato anche segretario del gruppo, appena). Successivamente è stato molto attivo a Roma, insieme a suo fratello Elio.
E' stato tra gli organizzatori del 27.esimo Congresso Mondiale di Esperanto svoltosi a nel 1935 e co-fondatore del Centro Esperantista di Milano.
Nel campo scientifico e letterario, ricordiamo che è stato un vice presidente dell'Accademia di Esperanto, scrivendo inoltre grammatiche e poesie in esperanto. Tra le altre cose, è proprio la sua poesia "Al maestri," con la quale, nel numero del maggio 1917, la rivista italiana "L'Esperanto" annunciava la morte del dottor Zamenhof, l'iniziatore dell'Esperanto).