da USA-Today Quale lingua internazionale fu creata nel 1887? Questa è stata la domanda fatta in una recente puntata della trasmissione "Who wants to be a Millionaire". Il concorrente dapprima dice "il farsi?" poi, dopo aver chiesto aiuto al pubblico, con esitazione sceglie la risposta esatta: l´esperanto. Questa è una lingua parlata in tutto il mondo, ma che resta relativamente sconosciuta. Ciò però potrebbe cambiare notevolmente. Per la prima volta, un´istituzione importante - la Chiesa Cattolica di Germania - ha deciso di prendere in considerazione l´uso dell´ esperanto per migliorare le comunicazioni mondiali all´interno della Chiesa, visto che il tradizionale latino sta scomparendo. Dal 31 maggio al 4 giugno, al Forum Cattolico tedesco di Amburgo, ci sarà una conferenza con 50.000 partecipanti. Una sessione diretta dall´arcivescovo rumeno Gyorgy Jakubinyi è intitolata: "L´esperanto: Il nuovo latino della Chiesa?" L´esperanto? Per coloro che ne sanno poco come quel concorrente del quiz, ecco qualche informazione di base: l´esperanto è stato creato da Ludovico Zamenhof, un giovane dottore polacco frustrato dalla confusione che c´era tra coloro che parlavano polacco, russo, tedesco e yiddish nella sua città di Bialystok. Esperanto significa "colui che spera". Usa parole ricavate da 700 radici comuni alle lingue europee. La sua grammatica è semplice, senza verbi irregolari. È fonetico, con parole che si pronunciano come si scrivono. È facile da imparare e i suoi sostenitori dicono che uno di lingua madre inglese impiega un quinto del tempo che ci vuole per imparare lo spagnolo o il francese. Matthias Ulrich lo imparè 14 anni fa come studente universitario in Germania. L´anno scorso ha pubblicato un libro sulla lingua. Sarè lui a presentare l´arcivescovo alla conferenza di Amburgo. Ulrich dice che l´esperanto sta guadagnando popolaritè tra i giovani europei dalla caduta del blocco sovietico nel 1989. Quest´anno ci saranno un Congresso Cattolico di esperanto in Italia, un Congresso Esperantista Cristiano e un Campo Esperantista della Gioventè Cattolica nella Repubblica Ceca. Ulrich, dalla sua casa in Wiesbaden, dice anche che "L´esperanto come lingua comune ha dato la possibilitè ai giovani di tutta l´Europa di avere conversazioni religiose profonde e di sentirsi parte di una comunitè mondiale." La Chiesa Cattolica ha da tempo sostenuto l´esperanto come mezzo di comunicazione per i suoi fedeli di tanti paesi, secondo L´Unione Internazionale Esperantisti Cattolici (IKUE). Il suo periodico, Espero Katolika (Speranza Cattolica) è stato fondato nel 1903. Dal 1981 si celebrano messe in esperanto, sopratutto in Europa. Nel 1977 Radio Vaticana ha cominciato a trasmettere in esperanto una volta alla settimana, poi nel 1981 due volte alla settimana e dal 1998 tre volte alla settimana. Nel 1997 i partecipanti al 50º congresso dell´ IKUE erano in Piazza San Pietro quando il Papa Giovanni Paolo Secondo si è rivolto loro in esperanto. Il Papa rimane l´unico capo di stato che si rivolge regolarmente al pubblico in esperanto. Il "World Almanac and Book of Facts" riporta che le persone che parlano esperanto sono circa due milioni, contro i 487 milioni di persone che parlano inglese. Negli Stati Uniti vi sono gruppi esperantisti attivi in 26 Stati; ci sono cinque gruppi nella sola California. La Lega Esperantista del Nord America ha 801 membri. Ci sono più di 20 newsgroup ( NdT: ultimamente si è avuto un notevole incremento e se ne calcolano più di 200) su Internet per esperantisti, e migliaia di partecipanti discutono di tutto, dal sesso alle scienze. Ellen Eddie, dice dalla sua casa in Olympia, Washington, che lo usa "quasi ogni giorno, specialmente per la corrispondenza via e-mail. La lingua può essere usata per ogni scopo, perchè non appartiene a nessun gruppo." Questo è l´aspetto che l´aveva attirata all´esperanto nel 1969. "Mi piacque l´idea di una lingua neutrale che permettesse a tutti di incontrarsi su un piano di parità." Eddy sta aiutando ad organizzare il 31° Seminario Estivo di esperanto , che si svolge ogni anno ,all´Università Statale di San Francisco dal 26 giugno al 14 luglio. L´esperanto ha anche i suoi detrattori. Robert Trammell, del reparto di lingue e linguistica dell´ Università Atlantica della Florida a Boca Raton dice "La ragione per cui non si è diffuso è perchè uno deve sempre imparare un´altra lingua oltre a quella nativa. Praticamente, è qualcosa in più." "E in quanto essere una "lingua internazionale" che non favorisce nessuno: No, è essenzialmente una lingua indo-europea con molte influenze greche e latine e delle lingue romanze" Ma, Eddy è piena di speranza sul futuro dell´esperanto. "Io penso che il costo sempre più alto delle traduzioni nell´Unione Europea e nelle Nazioni Unite rendono l´idea di una seconda lingua neutrale per tutti una cosa oggi più allettante che mai." Dru Seften (Traduzione Stanislao Esposito)