Uno splendido esempio di viver civile ci viene dalla Cancelleria federale svizzera che con i suoi servizi linguistici centrali mette a disposizione dei cittadini un lungo elenco di termini inglesi con le possibili sostituzioni in francese, tedesco e italiano oltre ad offrire la possibilità di consultare un’infinità di dizionari elettronici mono e bilingui, generali, tecnici, scientifici ed enciclopedici nelle lingue della Confederazione ed in altre lingue più diffuse.
Ma ciò che soprattutto colpisce noi di Disvastigo, il cui motto è sempre stato “Capire e farsi capire diritto dovere di civiltà” è quanto si legge nella presentazione del servizio di consulenza linguistica attivato da un gruppo di lavoro composto da linguisti, redattori e responsabili dell'informazione dell'Amministrazione federale che si è prefisso di promuovere un uso più consapevole della lingua e di concentrare la sua attenzione sulla scelta delle parole, evitando l'uso di parole straniere (in prevalenza anglicismi):
http://www.bk.admin.ch/dokumentation/publikationen/00292/anglizismen/index.html?lang=it
New Public Management, e-government, call center: concetti chiari per tutti? Per la Confederazione e per le altre amministrazioni pubbliche è estremamente importante che i testi destinati a un vasto pubblico siano facilmente comprensibili. Ne va della possibilità per i cittadini di conoscere esattamente quali sono i loro diritti e i loro obblighi. Anche chi intende avvalersi di prestazioni dell'amministrazione, ad esempio presentare una domanda o prorogare un passaporto per via elettronica, deve poter capire le procedure da seguire.
Tutti i testi con cui l'amministrazione si rivolge ai cittadini - testi normativi, messaggi, rapporti, comunicati stampa, spiegazioni per le votazioni come pure istruzioni diffuse elettronicamente - devono pertanto essere redatti in un linguaggio generalmente comprensibile. Oltre a frasi semplici e trasparenti, a una struttura logica del testo e ad altri espedienti, la comprensibilità di un testo presuppone anche una scelta oculata delle parole.
A noi italiani che abbiamo le Poste che infarciscono i servizi di ridicolo italenglish, le banche che ti mandano delle paginette che sembrano delle crittografie da Settimana Enigmistica, il medico paesano che in un ospedale di provincia ti chiede dopo qualche giorno di ricovero “come va il follow up”? e i politici che scoprono la privacy, il welfare, il question time ecc e Sabatini che riporta nel Dizionario della Lingua Italiana pure shirt=camicia (a quando bread = pane e wine=vino?) leggere certe cose ci fa sentire in una colonia sottosviluppata e questo civismo svizzero che fa in modo che i cittadini capiscano ed i funzionari governativi parlino come mangiano per farsi capire dai cittadini al cui servizio sono e si sentono gli stessi funzionari (poiché in Svizzera, come anche G.B. Shaw diceva in una sua commedia, il titolo di "cittadino" e' molto superiore a quello di "governatore", "re" o "presidente") ci sembra ancora un sogno lontano.
Giorgio Bronzetti