In occasione del 60esimo anniversario della scomparsa di don Giacomo Bianchini, il 12 gennaio 2014, alle ore 9.30, nella parrocchia di San Tommaso Apostolo, a Cimpello di Fiume Veneto, si celebrerà la Santa Messa per ricordare il celebre esperantista.
Il 18 giugno 2005, a Cimpello di Fiume Veneto, in occasione dei 50 anni dalla scomparsa, è stato ricordato don Giacomo Bianchini, parroco in quella città dal 1927 al 1954, attraverso una mostra e una riunione del centro parrocchiale; prima ci fu la Santa Messa in esperanto, celebrata da don Nello Marcucci, con l’aiuto di sei sacerdoti, che rappresentavano tutti i pastori legati in qualche modo a padre Bianchini. La chiesa non poteva contenere un’affluenza tanto grande e parte dei fedeli ascoltò la Santa Messa nel piazzale antistante mediante un impianto audio.
Nel convegno si susseguì una serie di conferenze: il prof. Gianni Strasiotto, riguardo “don Giacomo Bianchini e il suo tempo” (egli inquadrò la personalità di padre Bianchini nel contesto storico-sociale dell’epoca, tormentata per due conflitti mondiali, per l’egoismo dei ricchi e per la povertà del popolo), padre Vittorino Zanette, su “Il pastore di anime Giacomo Bianchini” (egli parlò per prima cosa della personalità del padre Bianchini pastore, che era un uomo umile, vicino alla sua gente, che egli non solo consigliava in campo spirituale, ma istruiva anche sulle nuove tecnologie di coltivazione), padre Terciarjo Kataruca su “Padre Giacomo Bianchini e l’orrido di Pradis” (egli ricordò il periodo in cui padre Bianchini, parroco a Pradis, era incantato dalla maestosa bellezza dell’orrido scavato dall’acqua in quella zona, scrisse una poesia prevedendo che nel futuro diventerà un tempio naturale. Padre Kataruca raccontò che si sentì in quel modo coinvolgere leggendo quell’opera e stimolato ad agire. La sala presto diventò centro di attrazione per i pellegrini, i quali accorrono numerosissimi da tutta la regione), padre Antonio Zanette, su “Padre Giacomo Bianchini e le testimonianze” (egli riportò le testimonianze su padre Bianchini raccolte tra coloro i quali lo conoscevano) e Giacomino Martinez su “L’esperantista Giacomo Bianchini” (parlò del modo in cui padre Bianchini si accostò a questa lingua, sulle relazioni con Zamenhof intorno alla sua prima grammatica, sulla sua produzione di opere e sulla sua attività per diffondere l’Esperanto in Friuli).
Alla fine del convegno, il sindaco di Fiume Veneto aprì l’esposizione storica, che, mediante 36 manifesti con testi e fotografie d’epoca, ricordò la vita civile e pastorale di padre Bianchini e la sua esperienza esperantista.
Una sezione speciale fu dedicata alla storia dell’esperanto, attraverso l’esposizione di originali e preziosi documenti storici sull’attività di padre Bianchini per diffondere l’Esperanto. Inoltre, fu presentata la brochure “Padre Bianchini e l’Esperanto” fatto da Gianni Strasiotto e Giacomino Martinez, distribuita ai partecipanti al convegno e alle famiglie della comunità parrocchiale, con abbozzi biografici e l’attività esperantista.