Premio Zamenhof Premio Zamenhof: dagli esperantisti a coloro che operano per la pace


La vocazione umanitaria e' stata sempre nel DNA del movimento esperantista
che ha sempre lottato per un mondo piu' pacifico e quindi non c'e' da
sorprendersi se nel corso di una cerimonia ad Ancona e' stato assegnato il
premio Zamenhof, creatore della lingua internazionale esperanto, a persone
od organizzazioni che si sono distinte nel campo della cultura della pace e
della cooperazione internazionale.

I tre premi, costituiti da una scultura appositamente eseguita dall'
artista Valeriano Trubbiani, sono andati quest'anno a note personalita'
italiane.

Il primo e' stato assegnato al padre Giulio Albanese, dell' Agenzia
giornalistica del Servizio Missonario che diffonde un notiziario quotidiano
con notizie dall'Africa. Esso dà voce alle popolazioni più deboli, i "senza
voce". Padre Albanese poi in prima persona lavora in soccorso delle vittime
delle lotte tribali in Uganda.

Il secondo e' stato dato all'organizzazione Medici senza Frontiere,
associazione internazionale apartitica e aconfessionale, sempre presente
dove ci sono vittime di conflitti. Testimonia anche sulle violazioni dei
diritti umani nel mondo. MSF ha più di tremila volontari.

Il terzo e' andato, infine, alla Comunità di S. Egidio di Roma, presente
in tutto il mondo con le "Scuole della Pace" per i bambini di strada del
Sudamerica, a favore di portatori di handicap, immigrati, emarginati, ecc.

Nella stessa serata è stata anche assegnata una Borsa di Studio, intitolata
a Umberto Stoppoloni, insigne esperantista pistoiese. Destinataria è stata
l' Associazione "Ridere per vivere", con sede a Roma ed in varie altre
città d' Italia, che da undici anni si occupa di "gelotologia" cioè della
risata terapeutica per il sostegno psichico a favore di bambini ed adulti
malati.

Alla manifestazione, che si e' conclusa nella serata del 13 dicembre al
Teatro delle Muse di ancona, con un recital di poesie di Zamenhof musicate
dal maestro Bonetti Amendola, hanno presenziato autorità civili e religiose
della città.

Nella mattina del 14 nell'aula magna della Facolta' di Agraria
dell'Universita' di Ancona ha avuto luogo una tavola rotonda sul tema "La
globalizzazione culturale e linguistica", moderata dal presidente della
Federazione Esperantista Italiana, Aldo Grassini,
alla quale hanno partecipato Renato Corsetti, Universita' di Roma "La
Sapienza", Ugo Ascoli, sociologo dell'Universita' di Ancona, Giuseppe
Leonelli, Docente di storia della critica letteraria italiana,
all'Universita' di Roma 3, Michael Karris, direttore dell' American
Language & Culture Institute della John Cabot University, e Giancarlo
Rossi, della Sodalitas Latina Mediolanensis.

Dopo una breve esposizione, di fronte ad un numeroso pubblico costituito
soprattutto da studenti delle scuole superiori, sulle singole lingue,
esperanto, italiano, latino ed inglese, e sui problemi legati al loro uso
o possibile uso, il dibattito ha decisamente imboccato la via della critica
alla globalizzazione selvaggia oggi seguita dai centri di potere
economico-politico e della necessita' di riportare questo processo ad un
processo a favore di tutti e non solo di alcuni. In questo quadro l'uso di
lingue neutrali come l'esperanto o il latino trova il suo naturale sviluppo.



LE ‘VOCI PER LA PACE’ INSIGNITE CON IL PREMIO ZAMENHOF

ANCONA 13 DICEMBRE 2002

Padre Giulio Albanese

Direttore responsabile dell'Agenzia MISNA (Missionary Service News Agency), l'agenzia giornalistica del Servizio Missionarioio che diffonde notizie e approfondimenti sul Sud del mondo provenienti da una fonte privilegiata: le migliaia di missionari che aiutano e sostengono le popolazioni più deboli e riescono così a far conoscere le esigenze di genti e paesi "senza voce". Sotto la guida di padre Albanese l’Agenzia ha raggiunto un alto grado di efficienza. Fondata nel dicembre 1997, si è specializzata nella diffusione di notizie, servizi di approfondimento e reportage su più versanti: culturale, religioso, sociale, politico ed economico. La redazione – formata da nove giornalisti laici e una segretaria – confeziona un notiziario giornaliero in tre lingue, e dirama una trentina di notizie quotidiane e circa quaranta servizi speciali al mese.

Il lavoro di MISNA è ispirato allo spirito missionario per servire la causa dell’uomo, immagine di Dio.

Oltre all’impegno redazionale, padre Giulio Albanese opera anche "sul campo", con le difficoltà e i rischi che ciò comporta, ed il Premio vuol riconoscere in particolare la sua azione "in soccorso dei deboli e delle vittime delle lotte tribali in Uganda", come attesta la motivazione.

Medici senza frontiere Associazione internazionale privata e indipendente da partiti o confessioni religiose, non ha scopo di lucro ed è sempre presente in ogni parte del mondo in soccorso delle vittime di tutti i conflitti, secondo l'universale etica medica e senza alcuna discriminazione di razza, religione, sesso o opinioni.

Durante le sue missioni MSF testimonia anche le violazioni dei diritti umani che riesce ad accertare.

L’attività di MSF vede impegnati ogni anno oltre 3.000 volontari di 45 nazionalità diverse, che prestano la loro opera di assistenza sanitaria in più di 80 paesi. Il bilancio supera i 300 milioni di dollari, ottenuti attraverso le donazioni da parte di oltre due milioni di persone.

La sede dell’ufficio internazionale è Bruxelles mentre in 18 paesi operano le sedi nazionali per il reclutamento dei volontari, l’attività promozionale con campagne di stampa e sensibilizzazione, nonché la raccolta dei fondi.

Il dott. Riccardo Grifoni, vicepresidente della sede italiana, ha ritirato Il Premio, che ha inteso riconoscere in particolare l'impegno "per l'assistenza ai poveri ed alle vittime dei conflitti nei Paesi del Terzo Mondo".

Comunità di Sant'Egidio Fondata oltre trent'anni fa a Roma in ambiente studentesco come servizio ai più poveri, è oggi presente in tutto il mondo con le Scuole della Pace per i bambini di strada nel Sudamerica, il sostegno ai portatori di handicap, le scuole popolari e le moltissime altre iniziative a fianco di immigrati ed emarginati. La Comunità è composta attualmente da oltre 15.000 persone impegnate nei paesi in via di sviluppo ed in aree colpite da conflitti interni con una costante azione a sostegno della pace, giungendo fino a mediare tra le parti in conflitto. Emblematico il caso del Monzambico dove, dopo due anni di trattative, la Comunità è riuscita a far stipulare a Roma, il 4 ottobre del 1992, gli accordi di pace tra il governo e i ribelli della Renamo, a conclusione di una guerra durata 16 anni, con un milione di morti, che ha lasciato il paese in condizioni di estrema povertà. La Comunità è presente anche in Algeria nella ricerca di una possibile soluzione al conflitto interno, e in altre zone pure colpite dalla guerra come il Burundi, il Ruanda, l’Angola e il Medio Oriente.

Il Premio, che attesta "l'impegno ecumenico a favore della pace

e del dialogo tra le religioni e le culture" svolto dalla Comunità è stato consegnato a don Matteo Zuppi, suo Assistente Ecclesiastico.

Ridere per Vivere Associazione con sede a Roma che da 11 anni si occupa di ricerca e sperimentazione sulla comicoterapia, ed ha sviluppato l’esperienza della risata terapeutica a beneficio di persone delle più diverse tipologie: dai malati adulti in ospedale ai reparti pediatrici, ai portatori di handicap, a persone con problemi di depressione e problemi psichiatrici, ai "diversabili", agli anziani. L’Associazione conduce anche corsi di formazione per i "Clown Dottori" e di aggiornamento del personale socio-sanitario e scolastico.

All’Associazione è stato conferito il Premio "U. Stoppoloni" che, tramite una borsa di studio, permetterà il completamento di un’esperienza di "getologia" e di ricerca presso la Asl Rm-C di Roma.